SICILIA

Una delle serre del vivaio
Vivai Cuba
e il Giardino delle Piante Madri
Fotografie Cristina Archinto
Testo Carla De Agostini
Trent’anni fa la madre di Mariolina era solita dire al marito “ma tutte queste spine chi vuoi che se le compri?”. Fortunatamente la risposta non si è fatta attendere troppo e oggi Vivai Cuba a Fontane Bianche, nel siracusano, primeggia come uno dei vivai di succulente più ricchi in Europa. Qua si coltivano le piante da semi propri, sia in vaso che in campo, fornisce piante a grossisti, rivenditori, architetti, paesaggisti, progettisti di giardini, interior designer e organizzatori di eventi a livello internazionale. Il tutto in una cornice di tutela e rispetto dell’acqua, tema sempre più importante, con attenzione alle circostanze di un pianeta in rapido cambiamento.

Il Giardino delle Piante Madri all'interno del vivaio
Posto unico nel suo genere, con serre ma anche un giardino, Vivai Cuba nasce negli anni ‘60 dalla passione dell’avvocato Antonio Palermo, padre di Mariolina, per le rose e i bulbi, confluito poi in strelitzie, kenzie, cicadi e palme. La storia di questo luogo inizia con Antonio che si mette in contatto con un’azienda di bulbi olandese con cui la collaborazione diventa sempre più intensa, fino a che le due famiglie diventano amiche. Dopo un po’ il padre smette coi fiori e negli anni ‘70 si evolve: è tra i primi ad acquistare e seminare piante di Euphorbia, Agave, Aloe, Dasilirion e Yucca, ampliando man a mano le varietà di succulente coltivate.

Zona delle agavi
Nel frattempo tra i figli dei due soci, Mariolina e Pieter, sboccia l’amore e insieme iniziano i viaggi di approvvigionamento delle sementi in giro per il modo. I giovani, sempre più appassionati, si specializzano nella coltivazione di cactus e si lasciano conquistare dagli esemplari più grandi, creando col tempo una collezione unica di succulente, ideale per progetti di giardini a basso impatto idrico. Tra queste, spiccano anche alberi meno noti come esemplari di Moringa, Chorisia, Bombax, Brachychiton, Kigelia Africana e Dracaena Draco.


A sinistra un esemplare in fiore di Dasylirion, a destra Kigelia africana
È così che dai viaggi, dalla passione, dalla curiosità e dalla voglia di sperimentare nasce il Giardino delle Piante Madri, spazio espositivo dove è possibile studiare piante alloctone che crescono in esterno e si adattano fino a diventare quasi specie autoctone. Qui vengono anche raccolti i semi e le talee delle piante ritenute più interessanti per la produzione del vivaio.

Il Giardino delle Piante Madre con a destra l'albero Sapindus mukorossi
Il Giardino di Piante Madri è anche un serbatoio variegato di specie già esistenti e di nuove varietà derivate da incroci spontanei. Una pianta molto interessante è la Sapindus mukorossi, l’albero delle noci saponarie, originario dell’India. Con un alto contenuto di saponine, racconta Mariolina, la buccia è un eccellente detersivo organico, impiegabile al posto dei prodotti commerciali, sia per l’igiene del bucato, che per la persona! L’albero è bello anche dal punto di vista ornamentale ed è coltivato in Italia solo in pochi posti, tra cui i Vivai Cuba.
Passeggiando si può incontrare anche uno splendido esemplare di Euphorbia tirucalli, che somiglia a un corallo, conosciuta anche come ‘sticks on fire’ o ‘albero delle matite rosse’. È una pianta molto decorativa: formata da lunghi steli cilindrici morbidi, completamente lisci con coloriture che partono dal verde chiaro e terminano, sulle punte, in un rosso aranciato molto suggestivo.

Fiori di Euphorbia tra le spine dei cactus Stenocereus thurberi
Lo scenario che si incontra in questo Giardino alterna la portanza fisica dei grandi esemplari con la morbidezza delle piante più sottili, i colori scorrono indifferentemente dalle spine più grandi a quelle più piccole e insidiose. Basta guardarsi intorno per lasciarsi stupire dalle linee violente dei cactus che di colpo diventano fiore, evocando non più emozioni pungenti ma piuttosto sensazioni delicate.

Euphorbia tirucalli
La famiglia racconta di queste piante madri come fondamentali per la vita stessa di Vivai Cuba: hanno storie individuali che si intersecano con avventure personali, con il tempo forgiate dalle condizioni atmosferiche del luogo e dalle persone, attraverso generazioni. Fanno parte di un passato che al contempo racconta il presente e il futuro di un giardino che rappresenta un pianeta sempre più arido e globalizzato; qui ricerca e collaborazione legate a un grande lavoro di cura regalano una ricca diversità di piante grasse e un paesaggio impareggiabile, dando vita a un ecosistema inedito che racchiude tutti i continenti in pochi ettari.

Dei giovani esemplari di Echinocactus tra cui il primo esemplare fiorito
Terminato il giro del giardino, Mariolina permette ai visitatori di curiosare nelle serre con le più disparate varietà di cactus, allineati come soldatini: sembra quasi di guardare un’opera d’arte astratta. Una vera meraviglia. Qui si può osservare il fenomeno delle “fioriture sincrone”: quando un cactus fiorisce e contemporaneamente lo fanno tutti gli altri intorno a lui. Questa scelta strategica costituisce un vantaggio di “fitness” comune: quando un numero maggiore di piante fiorisce contemporaneamente ci sono più compagni e conseguentemente più opportunità di accoppiamento disponibile per le singole piante. Questo avviene anche in condizioni climatiche avverse, la piantina stressata fiorisce in modo da aumentare la possibilità della sua specie di sopravvivere. Lo stress subìto da una è comunicato, tramite componenti chimiche, anche alle altre che seguono il suo esempio e fioriscono contemporaneamente.


Fenomeno della fioritura sincrone
Con l’intento di diffondere una cultura delle piante xerofile, adattate cioè a vivere in ambienti caratterizzati da lunghi periodi di siccità o da climi aridi, Vivai Cuba è riuscito nell’intento di creare un giardino di succulente meraviglioso e vario, unico e irripetibile, dove chiunque può guardare e imparare dalle più grandi maestre della terra i valori dell’adattabilità, della resilienza e della sostenibilità.

Adenium multiflorum detta anche Rose del deserto
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Foto ©CRISTINA ARCHINTO
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FUGA IN SICILY
Dentro Vivai Cuba si trova l’atelier di Helena Medrano un erbario tessile ispirato alle forme essenziali degli elementi naturali che lo circondano. Nell’enorme giardino siracusano di piante succulente ed esotiche Helena arriva undici anni fa, spinta dalla continua ricerca artistica. Qui la ricchezza culturale e botanica che la circonda, la porta due anni fa all’ideazione di oggetti di design creati con le piante, quindi alla realizzazione del progetto Fuga in Sicily. In laboratorio crea arazzi e tovaglie con la tecnica del monotipo: su tessuti naturali, principalmente di canapa, lino o cotone, sceglie la pianta o la foglia, la ricopre di inchiostro, poi con la pressa trasferisce il disegno vegetale al tessuto o al pezzo di carta che desidera produrre. Nel suo atelier oggetti e materiali sono esclusivamente vegetali: la trama del tessuto e la tecnica di stampa diretta della pianta danno una sensazione di eleganza e semplicità come solo le cose naturali sanno fare, e i pezzi di design sono unici e originali. Tra le sue creazioni ci sono cuscini di una canapa antica del 1930, stampati utilizzando direttamente foglie di Kentia, nel colore verde che le caratterizza. In questo viaggio fuori dall’ordinario Helena continua a sperimentare con le piante: arte e botanica si intrecciano, in qualcosa di sempre nuovo, come le tiare o i bouquet di succulente, confezionati in armonia ai desideri di future spose.


