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  • Myplant&Garden

    < Back FIERA Fiera di Milano Myplant&Garden Sin dalla prima edizione (2015), Myplant ha registrato una crescita continua in termini di opportunità di business. È stata in grado di ridare impulso e accompagnare la ripresa dei mercati e dei consumi orto-florovivaistici e del giardinaggio, rendendoli più credibili, riconosciuti e redditizi a livello internazionale. Questo percorso di sviluppo si traduce, edizione dopo edizione, in un orizzonte di crescita concreto che coinvolge gli attori di tutte le filiere del verde, dalla ricerca alle costruzioni, dal seme alle forestazioni, dalla produzione all’innovazione, dalle componenti soft a quelle hard, alla distribuzione. Tutte ben rappresentate nei 9 macrosettori (vivai, fiori, decorazione, edilizia, macchinari – anche con area demo esterna -, servizi, tecnica, vasi, arredo giardino), garantiscono un’ampiezza e profondità di offerte, innovazioni e soluzioni uniche, che hanno fatto di Myplant il place to be per eccellenza dei protagonisti delle filiere ideative, produttive e distributive. Ciò che accade a Myplant, è una continua creazione di valore che si connette con molti aspetti cruciali del vivere contemporaneo e del futuro: le componenti della green chain moltiplicano il proprio potenziale incontrandosi in fiera, affrontano i temi più attuali e dettano i nuovi stili di vita. Importanza del verde per la qualità della vita, il clima, la salute e il benessere dentro e fuori gli ambienti domestici e urbani, rigenerazione delle città, innovazione, reperimento delle risorse e trend di consumo sono alcuni dei temi emersi con prepotenza attorno al tema del verde e puntualmente approfonditi in fiera. SCHEDA FIERA Fiera di Milano Milano, MI, Italia Myplant&Garden Date 22 febbraio 2023 24 febbraio 2023 LINK

  • Le lotte delle donne

    Le lotte delle donne Tano D'Amico Inaugura sabato 4 marzo alle 17 al CARMI Museo Carrara e Michelangelo a villa Fabbricotti, a Carrara, la mostra La lotta delle donne, organizzata dal Comune di Carrara e curata dalla Associazione Archivi della Resistenza – Circolo Edoardo Bassignani di Fosdinovo, gestore del Museo Audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo, partner del progetto. D’Amico è uno dei più apprezzati fotografi italiani e tra i suoi molti lavori quello sugli anni della contestazione è forse il più celebre, tanto da essere considerato da molti come una parte imprescindibile dell’immaginario politico e sociale degli anni Settanta. La mostra al CARMI propone un filone estremamente significativo dell'attività di D'Amico che vede al centro della scena più generazioni di donne: sorelle e madri, figlie e nipoti con desideri e sorrisi, dolori e sconfitte. Si tratta di un genere di fotografia non tanto di denuncia, quanto di partecipazione, rispetto e amore nei confronti di chi prova a cambiare il mondo. Più che rivolgersi alle possibili sconfitte o alla vittorie, D’Amico è interessato a fissare il sogno del cambiamento con il suo irrinunciabile desiderio di giustizia. La mostra 'La lotta delle donne' resta aperta dal 4 marzo al 31 maggio dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17, mentre dal primo al 25 giugno, dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 17 alle 20. La visita al CARMI dà diritto al biglietto ridotto per Il Museo Audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo. Sono previsti percorsi didattici tra i due musei, con un laboratorio sulla "Lotta delle donne", dalla Resistenza alla conquista dei diritti (per i laboratori info e prenotazioni al 3290099418). Carmi Carrara, MS, Italia 4 marzo 2023 / 25 giugno 2023 LINK

  • Christo e Jeanne-Claude. Projects

    < Back MOSTRA Castello di Miradolo Christo e Jeanne-Claude. Projects A poco più di due anni dalla scomparsa di Christo Vladimirov Javacheff, il Castello di Miradolo dedica a Christo e Jeanne-Claude, la coppia che ha rivoluzionato il concetto di opera d’arte e il suo processo di realizzazione , la mostra Christo e Jeanne-Claude. Projects , che espone tecniche miste, collages, fotografie e video delle loro opere più famose, insieme ad altri lavori di alcuni artisti che hanno influenzato la loro produzione artistica e il loro pensiero. Curata da Francesco Poli, Paolo Repetto e Roberto Galimberti, con il coordinamento generale di Paola Eynard, la mostra, realizzata grazie alla collaborazione con la Fondazione Christo e Jeanne-Claude di New York , presenterà circa sessanta opere, tra tecniche miste e collages , accompagnati da un’ampia sezione fotografica e dalla proiezione dei video che documentano la realizzazione delle monumentali installazioni artistiche . Da 5.600 Cubicmeteres Package di documenta IV a Kassel (1968), una struttura gonfiabile in polietilene alta circa 85 metri, a The London Mastaba (2018), l’opera monumentale sul Serpentine Lake di Hyde Park formata da 7.506 barili colorati impilati uno sull’altro a formare un tronco di piramide galleggiante; da Valley Curtain (1972) il telo di 380 metri che ha colorato di arancione la vallata di Rifle in Colorado, a The Floating Piers (2016), la passerella di 3 chilometri che nel 2016 ha fatto camminare oltre 1 milione di persone sulle acque del lago d’Iseo. E poi ancora Surrounded Island (1983), che ha circondato undici isole della baia di Biscayne a Miami con una cintura di polipropilene fucsia, Over The River (1992-2017, non realizzata), The Umbrellas (1991), The Gates (2005), il percorso di 30 chilometri di “portici” che ha attraversato il Central Park di New York, Running Fence (1976), The Pont Neuf Wrapped (1985), l’imballaggio del più antico ponte di Parigi, e l’impacchettamento del Reichstag di Berlino (1995) con tessuto argentato. A questo nucleo centrale si affiancano due ampie sezioni , che intendono creare un ideale confronto tra le opere di artisti differenti e i lavori e il pensiero di Christo e Jeanne-Claude . La prima è dedicata al Nouveau réalisme , importante movimento francese del decennio 1960-70, con opere di Klein, Spoerri, Rotella, Arman e Raysse, che rappresenta l’incontro di Christo con il mondo e il contesto parigino ed europeo dopo gli studi a Sofia, Praga e Vienna. La seconda sezione pone in relazione i progetti di Christo e Jeanne-Claude , che hanno sempre rifiutato le etichette e le definizioni del loro lavoro, descrivendo la loro arte piuttosto come environmental art, con il vasto movimento internazionale della Land Art , corrente nata negli stati Uniti, alla quale si sono affiancate, in ambito europeo e internazionale, molte “esperienza d’arte” che vedono come fulcro della loro riflessione e azione il rapporto dell’uomo con la natura e con il paesaggio: significative e storiche opere di Richard Long, Hamish Fulton, Andy Goldsworthy, Ólafur Elíasson, Giuseppe Penone, Germano Olivotto, le fotografie originali di Gianfranco Gorgoni dei “lavori manifesto” della Land Art di Walter De Maria, Robert Smithson, Michael Heizer, Dennis Oppenheim e James Turrell. L’esposizione sarà accompagnata da un’inedita installazione sonora , a cura del progetto Avant- dernière pensée , che si articolerà lungo il percorso espositivo. Nelle sale e nel Parco, parallelamente alla mostra, si svilupperà, come di consueto, il progetto Da un metro in giù : un percorso didattico per i visitatori di tutte le età per imparare, con gli strumenti del gioco, a osservare le opere d’arte e la realtà che ci circonda. SCHEDA MOSTRA Castello di Miradolo San Secondo di Pinerolo (TO) Christo e Jeanne-Claude. Projects Date 15 ottobre 2022 16 aprile 2023 LINK

  • Orti Mantovani

    < Back FIERA Giardini Valentini Orti Mantovani L’ultimo fine settimana di marzo torna la manifestazione Orti Mantovani in onore della primavera 2023 al suo esordio. Teatro della due giorni di piante, fiori, sementi, oggettistica da giardino e attrezzature da orto sono i giardini Valentini, piccola oasi di alberi secolari stretta tra i palazzi nel cuore della città dei Gonzaga. Da pochi anni riqualificati e sempre più spesso valorizzati come sede di eventi, i giardini Valentini diventano in questa occasione un luogo intimo dedicato alla natura in una città, Mantova, che è scrigno di storia e arte, ma tra le sue antiche vie non ha che minuscoli spazi per accogliere i giardini. Forse anche per questo gli organizzatori, con il Comune di Mantova che promuove la festa, si impegnano a favorire la conoscenza delle piante e a coglierne il fascino, la possibilità di coltivare su balconi, terrazze e cortili interni con due giorni di conversazioni, laboratori, esperienze verdi da applicare poi a casa. E per chi non vuol mettersi alla prova con le mani nella terra, il programma prevede approfondimenti culturali green in grado di soddisfare tutti. Gli espositori consiglieranno ai visitatori gli acquisti di stagione, dalle piantine di ortaggi inusuali e antichi del parmense Ort Antigh, ai fiori stagionali del vivaio novarese I fiori della Barisella e del Vivaio mantovano Bustaffa, alle collezioni di iris de L’insolito giardino di Solferino. Il Brocanteur Botanique esporrà oggetti di giardinaggio del passato, mentre Ettore Gastini dimostrerà l’antica arte dell’intreccio. E la domenica a dare consigli e a rivelare trucchi per diventare pollici verdi in souplesse ci sarà il maestro giardiniere Carlo Pagani, brillante comunicatore in televisione e attraverso le pagine del mensile Gardenia. Pagani compete per creatività e fantasia di giardiniere con Clark Lawrence, che cura gli allestimenti della manifestazione. Lawrence, americano che da anni abita in una suggestiva proprietà tradizionale a Borgo Virgilio, appena fuori Mantova, si autodefinisce “mezzo giardiniere”, sottacendo l’altra metà di effervescente artista del giardino, oltre che scrittore. Tra le presentazioni di libri in programma c’è anche il suo secondo libro: “Il Florilegium di Hollington”, con le illustrazioni – un alfabeto botanico - del pittore inglese David Hollington. Orti Mantovani si pone anche come trait d’union tra il mondo della botanica e del giardinaggio e quello dell’arte. Il libraio con la passione per la pittura Alberto Bernardelli presenterà il suo secondo libro dal titolo “Un quadro accanto”: protagonisti assoluti delle opere gli alberi, narrati sotto l’aspetto artistico e botanico insieme. Sotto l’egida di Orti Mantovani inaugura lo studio dell’indimenticato scultore Aurelio Nordera: anche qui un connubio perfetto fra segno e natura, fra la solidità della pietra e la leggerezza della foglia. Da non perdere. E sempre nell’ambito del rapporto tra arte e giardini, a coronamento di due giorni pieni di fiori e di bellezza, la domenica pomeriggio si potrà assistere a Palazzo Te al concerto “Structuring the silence... in the garden” in cartellone per la stagione concertistica mantovana 2023. SCHEDA FIERA Giardini Valentini Mantova, MN, Italia Orti Mantovani Date 25 marzo 2023 26 marzo 2023 LINK

  • Sfuocature

    Roseto Sfuocature Il Roseto ospita più di mille varietà di rose botaniche, antiche e moderne provenienti da tutto il mondo. Gli esemplari coltivati provengono un po' da tutto il mondo: dall'Estremo Oriente sino al Sud Africa, dalla Vecchia Europa sino alla Nuova Zelanda, passando per le Americhe. Sicuramente è una buona palestra per cimentarsi con le fotografie di fiori. Un trucco è sfuocare lo sfondo il più possibile, aprendo l’obbiettivo e usando tempi lunghi per far risaltare il soggetto in modo che non si confonda con il fondale oppure cercare di metterlo su un fondo neutro come il sole. Per far risaltare i fiori è importate lo sfondo. Click here Click here Click here Click here Click here Click here Click here Click here Click here TUTTI I CONSIGLI

  • Forest Bathing nel Parco

    < Back EVENTO Castello di Miradolo Forest Bathing nel Parco Anche in inverno, quando la natura riposa, sperimentiamo i benefici di un’immersione in natura e scopriamo gli effetti della vicinanza degli alberi sulla nostra salute attraverso pratiche esperienziali come la camminata consapevole , l’abbraccio agli alberi , la respirazione con il bosco , l’ascolto. La “Forest Bathing” agisce sulla salute fisica e sociale migliorando la connessione con la natura, le relazioni interpersonali e la coesione sociale.È una pratica nata in Giappone, diffusa dagli anni Ottanta, fa parte di un programma sanitario nazionale istituito per ridurre i livelli di stress della popolazione. Prende il nome di Shinrin-yoku che in italiano significa “godere a pieno dei benefici dell’atmosfera forestale” (lavarsi, rigenerarsi, rilassarsi). Un “bagno nella foresta” per entrare dolcemente in natura ed aprirsi ai suoi suoni, profumi, colori, ed alle sensazioni piacevoli che questi creano dentro di noi. Un’esperienza immersiva nel verde, positiva sia per la mente sia per il corpo. L’incontro è a cura di Fabio Castello , Counselor con formazione Gestalt-Bodywork / Istruttore CSEN di Forest Bathing/ Performer. Dal 2020 promuove la Forest Bathing, conduce pratiche meditative e di benessere in natura e nei parchi cittadini e collinari di Torino. SCHEDA EVENTO Castello di Miradolo San Secondo di Pinerolo (TO) Forest Bathing nel Parco Date 26 gennaio 2023 4 giugno 2023 LINK

  • Luce e controluce

    Il parco del Valentino Luce e controluce Il parco del Valentino si sviluppa lungo le sponde del fiume Po ed ha una grande varietà di alberi. In autunno i colori sono tantissimi ed è fondamentale avere la luce giusta per raccontarli. Alle prime luci della giornata, quando il sole è di taglio e si infila negli alberi, o si adagia sulle chiome degli alberi è il momento migliore, non è fortissimo e si può lavorare molto anche controluce, magari usando elementi naturali come foglie e rami come filtri. Per raccontare i colori dell’autunno la luce è fondamentale. Click here Click here Click here Click here Click here Click here Click here Click here Click here TUTTI I CONSIGLI

  • Brugmansia

    < Back Brugmansia Brugmansia La Brugmansia, conosciuta anche come Tromba degli angeli per la forma dei suoi fiori di fine estate che sono particolarmente profumati, è terribilmente velenosa: tutte le sue parti, in particolare le foglie, contengono alcaloidi tropanici del gruppo dell’atropina e della scopolamina, che in elevate dosi agiscono sul sistema nervoso provocando allucinazioni e, in dosi massicce, possono condurre anche alla morte. Questa Solanaceae viene impiegata per preparare una bevanda allucinogena che un tempo veniva adoperata in America Centro-meridionale per riti religiosi, ma che ancora oggi viene bevuta da alcune etnie della foresta Amazzonica, come i Huachipaire e i Zapiteri, per delle "esperienze". Questa bevanda, chiamata xayápa, un tempo si consumava nella grande casa comune del villaggio, oggi, per via delle pressioni dei missionari, si deve invece consumare appartati in una piccola capanna situata vicino al ruscello. L’esperienza visionaria, che si intraprende per motivazioni specifiche, quali la ricerca di oggetti importanti andati perduti come machete, asce o simili, la previsione di eventi futuri, la cura di malattie e il “rinnovo” fisico del corpo, deve avvenire in presenza di qualcuno che controlli che tutto proceda bene ma soprattutto che presti attenzione ai deliri verbali per poi riportarli all’inebriato affinché sia possibile analizzarne il contenuto e comprenderne il significato recondito; perché è questo che costituisce il “responso oracolare” a ciò che è stato chiesto di “vedere”. ​ ​ Link Previous Next

  • Ceiba

    < Back Ceiba Ceiba Ceiba è un genere di piante della famiglia delle Bombacacea , di cui fanno parte una decina di specie di alberi tropicali originari dell’America centrale e meridionale. Il tronco rigonfio è senza dubbio il tratto distintivo di questa pianta: alla base è molto largo e si assottiglia verso l’alto, forma simile ad una bottiglia, da qui albero bottiglia . Questi alberi sono tra i più alti della foresta pluviale e possono raggiungere un’altezza fino a 60 metri. Il tronco è una delle parti più interessanti della pianta, solitamente protetto da spesse punte, è di una sfumatura di verde chiaro particolare, colore dovuto alla presenza di pigmenti fotosintetici nella corteccia. Il legno perde questa caratteristica negli anni e man mano che invecchia diventa grigio. La Ceiba è uno dei simboli più cari alla cultura Maya: una leggenda narrata sul loro libro sacro il Popul Vuh, racconta che a seminare ogni ceiba furono gli dèi creatori, al centro dell’universo piantarono la Grande Madre Ceiba i cui rami arrivavano fino al cielo, a rappresentare il punto di contatto con la divinità, e il tronco invece la vita sulla Terra e le radici un’allegoria dell’oltretomba. Link Previous Next

  • Fotografare da Venezia in poi

    Fotografare da Venezia in poi Mostra Inge Morath Il Museo di Palazzo Grimani di Venezia celebra la figura della fotografa Inge Morath (Graz 1923 – New York 2002) con una sezione inedita per l’Italia dedicata alla città lagunare dove la sua carriera ebbe avvio. Il percorso espositivo ripercorre in oltre 200 scatti il cammino umano e professionale di Inge Morath, dagli esordi al fianco di Ernst Haas ed Henri Cartier-Bresson fino alla collaborazione con prestigiose riviste quali Picture Post, LIFE, Paris Match, Saturday Evening Post e Vogue. Presenti in mostra i principali reportage di viaggio realizzati dalla fotografa austriaca: da Venezia al Danubio, dalla Spagna alla Russia, dall’Iran alla Cina. Ampio spazio è riservato ai suoi ritratti di personaggi celebri: Arthur Miller, Igor Stravinsky, Alberto Giacometti, Pablo Picasso, Jean Arp, Alexander Calder, Audrey Hepburn. Una sezione è riservata, con oltre 80 fotografie, al rapporto fra Inge Morath e Venezia. Palazzo Grimaldi Venezia, VE, Italia 18 gennaio 2023 / 4 giugno 2023 LINK

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