LIGURIA
Il Parco del Flauto Magico
di Santa Margherita Ligure
di Carla De Agostini
Il Parco del Flauto Magico a Santa Margherita Ligure è un parco giochi per bambini all’interno di Villa Carmagnola. Venne ideato e realizzato nel 1998 dalla fantasia di Emanuele Luzzati, in collaborazione con gli allievi del laboratorio di scenografia del Teatro della Tosse, sulle note de Il Flauto Magico, l’ultima composizione teatrale di Mozart. I percorsi, le attrezzature, gli oggetti permettono ai bambini di ambientarsi nelle avventure di Tamino, principe coraggioso e un po’ “arlecchinesco”, protagonista dell’opera che, aiutato dal fedele Papageno, combatte le forze del male per liberare l’amata principessa Pamina, figlia della Regina della Notte nell’antico Egitto. Da una parte l’opera del Flauto Magico è ripercorribile sul muro di cinta, lungo 23 metri, che con dipinti su piastrelle di ceramica, racconta a tutti la storia. Dall’altra sorprendenti sagome e sculture dei personaggi, oggi rimesse a nuovo, aiutano la creatività dei bambini a inventare le proprie avventure, saltando da una parte all’altra, immerso nel verde e nei propri sogni. Chiuso per diverso tempo, il Parco ha riaperto nel 2021, per la felicità di grandi e piccini, grazie al prezioso lavoro di squadra tra diverse realtà, dall’amministrazione comunale alle varie associazioni culturali locali e non che da anni ne riconoscono il valore storico, pubblico e sociale.
Emanuele Luzzati nasce a Genova nel 1921 e lì morirà nel 2007. Capace di uno stile essenziale e mai scontato, Luzzati parlerà di sé come un artigiano capace, affascinato da tutte le arti applicate che arriva alla loro realizzazione in maniera ecclettica e spesso autodidatta. Nelle interviste racconterà con semplicità che il suo modo d’intendere il lavoro è un operato all’insegna di una leggerezza libera da codici estetici. Trascorre l’infanzia a Genova ma con le leggi razziali del 1938 fugge in Svizzera, lì viene a contatto con una realtà che definirà “più vera”, quella del mondo ebraico dell’Est Europa di cui spesso ricorderà il fruttuoso scambio culturale tra persone di origini molto diverse, e a Losanna si diploma all’Ecole des Beaux Arts. Nella sua carriera ha realizzato più di quattrocento scenografie per prosa, lirica e danza nei principali teatri italiani e stranieri, ed è stato definito come pittore, decoratore, illustratore, scenografo, ceramista, costumista, regista di film e disegnatore.
Nel 1963 per Il flauto magico Luzzati avrà un lampo di genio che rivoluzionerà il concetto di scenografia per l’opera lirica e lo consacrerà al mondo internazionale: i periatti, grandi prismi girevoli costituiti da pannelli dipinti con al loro interno una persona che li sposta a tempo di musica, che creano un’atmosfera fiabesca con sfondo dinamico. Nel 1966 con il regista Giancarlo Giannini ricevono la prima nomination all’Oscar per la categoria del cortometraggio animato la Gazza ladra (1964), una seconda candidatura arriverà con Pulcinella. Il comune di Genova, con l’Accademia Artigiana della Fantasia, lo celebra aprendo a Palazzo Ducale Casa Luzzati, un luogo di mostre interamente dedicato alla sua figura, inaugurando a marzo 2022 con “Luzzati. Manifesti e grafica editoriale 1947 - 2007”. Inoltre, nasce la Lele Luzzati Foundation che accoglie la donazione delle opere da parte della Famiglia Luzzati di Israele.