SICILIA
Orto Botanico
di Palermo
DI MARGHERITA LOMBARDI
L’Orto Botanico di Palermo sorge accanto a Villa Giulia, confinante con il quartiere Kalsa. Nel 1779, per accompagnare la neonata Accademia di Regi studi, che aveva annessa la cattedra di Botanica e Materia medica, era stato creato un piccolo orto botanico, adiacente alla Porta di Carini, ma divenuto insufficiente per le esigenze della cattedra, nel 1786 fu trasferito nella sede attuale.
Tra il 1789 e il 1795 vennero costruiti gli edifici principali, il Gymnasium e i due corpi laterali del Tepidarium e del Calidarium, in stile neoclassico, progettati dall’architetto francese Leon Dufurny.
In origine il giardino, arricchito con vasche e fontane e un magnifico Aquarium, era diviso in appezzamenti rettangolari per dividere le collezioni secondo il sistema di Linneo, ma nei primi anni dell’Ottocento venne modificato. L’Orto fu ancora ingrandito in periodi successivi, e vi venne realizzato per esempio un boschetto di piante esotiche e il Giardino d’inverno, in una serra di grandi dimensioni. Negli anni ’30 del Novecento acquisì l’aspetto definitivo, con la zona dell’ingresso suddiviso in aree regolari e la zona meridionale solcata da sentieri più articolati.
Le collezioni. L’Orto Botanico di Palermo ospita, in totale, 12.000 specie, provenienti principalmente dal Sud Africa, dall’Australia e dal Sud America. Tra queste, vi sono il gigantesco esemplare di Ficus macrophylla, simbolo dell’Orto, la collezione di piante palustri che comprende loti (Nelumbum nucifera), ninfee e papiri (Cyperus papyrus); le palme del genere Phoenix spp., Cicadee; specie appartenenti alle famiglie Moracee, Mimosacee, Rutacee, Euphorbiacee, Aizoacee, Asclepiadacee, Liliacee, Crassulacee e Cactacee, agrumi e una profumata raccolta di plumerie, pianta molto diffusa a Palermo tanto quanto il nespolo lo è sui terrazzi e nei giardini delle città settentrionali.
Tra le curiosità botaniche vi sono Sapindus mukorossi, Pimenta acris, Coffea arabica, Ficus sycomorus, Mimosa spegazzinii, Crescentia alata, Saccharum officinarum, Manihot utilissima e Carica papaya.
All’Orto Botanico di Palermo si deve l’introduzione e diffusione nei paesi del Mediterraneo di Citrus deliciosa ed Eriobotrya japonica. Si possono ammirare consistenti raccolte di piante essiccate che si conservano nell’Herbarium Mediterraneum. Ogni anno viene pubblicato un catalogo dei semi di piante sia spontanee della Sicilia che coltivate nell’Orto, disponibili per scambi con istituzioni scientifiche di tutti i continenti.
La pianta più alta dell’Orto è un’annosa Araucaria columnaris .
Spettacolare il viale racchiuso da grandi esemplari Ceiba speciosa (già Chorisia speciosa).
Margherita lombardi