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Bruxelles

L'Orto Botanico di Meise

Fotografie e testo
di Cristina Archinto

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Una parte del bosco con un tappeto di Allium ursinum

All’Orto Botanico di Meise, anche conosciuto come Jardin botanique Meise che si trova a circa 10 km a nord-ovest di Bruxelles, in Belgio, si cammina, si cammina e si cammina ancora! Attualmente è l’orto botanico più vasto del mondo e a fine giornata tutti quei chilometri si sentono ma ne sono valsi la pena.

La sua storia è piuttosto antica, inizia nel 1796 quando il governo austriaco decise di creare un giardino botanico presso il castello di Bouchout, a Meise. L'obiettivo principale del giardino era quello di coltivare piante medicinali e alimentari. Nel corso dei secoli successivi, il giardino botanico si sviluppò notevolmente, anche grazie alla collaborazione con l’università di Lovanio, fino a diventare l'Orto Botanico Nazionale del Belgio. Oggi si estende su un'area di 92 ettari e ospita oltre 18.000 specie di piante provenienti da tutto il mondo, molte delle quali sono conservate nelle serre del giardino. Inoltre, il giardino svolge importanti attività di ricerca e conservazione della biodiversità, lavorando in collaborazione con altre istituzioni botaniche in tutto il mondo.

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Rododendron Fortunei e Rododendron Gladis rose

Inoltrandosi nel bosco il primo incanto si ha davanti alla vastissima collezione di azalee e rododendri situata all’ombra di esemplari secolari di alberi. Una collezione di origini antiche e una delle più importanti d'Europa che comprende molte specie rare e in via di estinzione provenienti da tutto il mondo. La prima azalea fu piantata all'Orto Botanico nel 1796, ma la vera espansione della collezione avvenne sotto la direzione di Édouard Morren, dal 1869 al 1892, il quale fece molte spedizioni botaniche in Asia, Africa e America, dove raccolse numerose piante di azalee e rododendri. Inoltre, Morren fu un pioniere nella creazione di ibridi di azalee, ottenendo risultati che gli valsero numerosi premi in fiere botaniche internazionali. Oggi questa collezione comprende oltre 2.500 specie e varietà di azalee e rododendri. Durante la fioritura, che solitamente avviene tra aprile e maggio, si ha questa esplosione di colori in varie tonalità di rosa, rosso, viola e bianco. Una vera esperienza visiva. L'Orto Botanico inoltre organizza ogni anno un festival delle azalee, con visite guidate, conferenze e altre attività incentrate sulle azalee e i rododendri.

Azalee e rododendri

Il nome scientifico del genere delle azalee, Rhododendron, è stato dato solo nel 1753 dal botanico svedese Carl Linnaeus, che ha classificato le piante in dettaglio nel suo "Species Plantarum". Il nome "azalea" invece, deriva dal greco "azaleos", che significa "asciutto", e si riferisce alla capacità delle piante di tollerare terreni asciutti.

Le azalee e i rododendri anche se sono piante appartenenti alla stessa famiglia botanica, quella delle Ericaceae, hanno molte differenze tra loro quali la fioritura: le azalee hanno fiori a forma di imbuto con cinque lobi, mentre i rododendri hanno fiori a forma di campana con dieci lobi. Per quanto riguarda le foglie quelle delle azalee sono generalmente più piccole e sottili rispetto a quelle dei rododendri. Inoltre, le foglie delle azalee tendono ad essere più morbide e leggere. Anche gli habitat naturale sono diversi: quello delle azalee sono solitamente originarie di zone boschive delle regioni temperate e subtropicali dell'Asia, dell'Europa e dell'America del Nord, mentre i rododendri sono più comuni nelle regioni montane dell'Asia orientale, del nord America e dell'Europa. La differenza c’è anche nella dimensione; i rododendri tendono ad essere più grandi e ad avere una crescita più lenta rispetto alle azalee.

La serra invernale

L'Orto Botanico di Meise ospita anche una vasta collezione di alberi provenienti da tutto il mondo, molti dei quali di significativa rarità, bellezza o importanza culturale. Come la Sequoia gigante alberi originari della California che sono tra i più grandi alberi del mondo. Il Ginkgo biloba un albero antico che è stato descritto come un fossile vivente e ha una lunga storia di uso medicinale. Il Cedro dell'Atlante un albero originario del Nord Africa che è noto per la sua resistenza alla siccità e alla degradazione ambientale. E il Pino di Wollemi un albero che è stato scoperto solo nel 1994 e si credeva estinto da oltre 90 milioni di anni.

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Oche egiziane

L’attuale serra, nota anche come "serra invernale", fu costruita tra il 1952 e il 1958. Struttura innovativa e doveva rimpiazzare la vecchia serra distrutta dalla guerra, con un sistema di riscaldamento basato sull'energia geotermica e un sistema di ventilazione naturale che permetteva il controllo dell'umidità all'interno della serra. La serra invernale oggi ospita una vasta collezione di piante tropicali e subtropicali, tra cui molte specie rare e in via di estinzione, tra cui molte specie di Araceae, come il Colocasia gigantea. Oltre alla serra invernale, l'Orto Botanico di Meise ospita anche altre serre specializzate, tra cui serre per le piante carnivore, le orchidee e le palme. 

 

Passeggiando per il vasto orto si può giungere anche a un lago artificiale, un'importante zona di riproduzione e di sosta per numerose specie di uccelli migratori come le oche egiziane (Alopochen aegyptica), originaria dell'Africa subsahariana. Quest’oca è un uccello di grandi dimensioni, ha un'apertura alare fino a un metro e mezzo. Ha una caratteristica testa e collo neri, un piumaggio marrone-grigiastro sul corpo e una coda bianca e vive felicemente in grandi gruppi spesso vicino all’acqua dolce come qua, e sono bellissime da osservare.

GALLERY

Fotografie ©CRISTINA ARCHINTO

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